“Villaggio per la Terra”, in 130.000 a Villa Borghese per dire #iocitengo

“Villaggio per la Terra”, in 130.000 a Villa Borghese per dire #iocitengo

“Villaggio per la Terra”, in 130.000 a Villa Borghese per dire #iocitengo

«130.000 visitatori per cinque giorni dedicati all’ambiente, all’integrazione, alla cultura, allo sport e allo spettacolo. Ci abbiamo provato con l’entusiasmo e l’impegno di sempre ma quest’anno abbiamo avuto una spinta in più: provare a cogliere la sfida di Papa Francesco per trasformare i deserti in foreste».

Sono trascorsi pochi giorni dalla conclusione del “Villaggio per la Terra” ed è Antonia Testa, Responsabile del Movimento dei Focolari di Roma, a tracciare un bilancio sull’edizione 2017 della manifestazione che per cinque giorni ha trasformato Villa Borghese – a Roma – in un’immensa piazza green dedicata alla tutela del pianeta e alla sostenibilità.

La Fondazione Mario Diana, per la prima volta, ha partecipato animando il Villaggio con i suoi progetti e il suo impegno orientati alla tutela dell’ambiente e allo sviluppo sostenibile. E’ stata l’occasione per lanciare ufficialmente “Il Dado della Terra” – una delle attività inserite nel progetto educativo “SEGUIMI”. Uno strumento rivolto ai più piccoli per insegnargli attraverso il gioco come potersi comportare senza nuocere all’altro e alla terra, mettendo in pratica le frasi riportate sulle 6 facce del dado.

Per il secondo anno consecutivo, il Villaggio per la Terra è stato organizzato da Earth Day Italia – sede italiana dell’Earth Day Network di Washington, l’ONG internazionale che promuove la Giornata Mondiale della Terra delle Nazioni Unite – e Movimento dei Focolari di Roma, in collaborazione con il Ministero dell’Ambiente.

«E’ stato incredibile – ha spiegato Antonia Testa -: in cinque giorni la Fondazione ha distribuito oltre 2200 dadi e  ha arricchito il Villaggio dimostrando che solo con azioni concrete si può fare la differenza. Ai giovani serve l’esempio e i partecipanti a questa edizione sono tornati a casa con tante testimonianze e spunti di riflessione. Grazie al Dado della Terra e all’intervento del Presidente Antonio Diana abbiamo fatto un salto di qualità dimostrando che insieme, col lavoro di squadra, possiamo proseguire con coraggio sulla strada della sostenibilità e dell’integrazione. A evento concluso mi sento di dire che stavolta – forse ancor più delle precedenti edizioni – siamo riusciti a trasmettere ai partecipanti al Villaggio esperienze di buone pratiche e testimonianze di scelte sostenibili con l’enorme contributo della Fondazione Mario Diana».

«Abbiamo condiviso una progettualità comune scegliendo di rivolgerci principalmente ai giovani, spinti dalla convinzione che possano rappresentare un cambiamento significativo – ha sottolineato Pierluigi Sassi, Presidente di Earth Day Italia -. Il Dado della Terra ha avuto un impatto importante e ha diffuso i valori fondativi della nostra missione. Abbiamo lavorato seguendo un unico trait d’union e speriamo che questa condivisione di intenti possa proseguire con nuovi progetti».

Oltre al Dado della Terra, la Fondazione Mario Diana ha scelto di condividere con gli organizzatori e i partecipanti al Villaggio storie di buone pratiche in terra campana. Con Enrico Fontana – Direttore di ‘La Nuova Ecologia’ – sono intervenuti Massimiliano Noviello di Cooperativa Ventuno, una start-up nata per la rivendita di shooper bio della Mater-Bi;  Alfredo Martino di Fresca 24, un’azienda agricola che coltiva e rivende prodotti ortofrutticoli di stagione entro 24 ore dal raccolto; e Massimo Lombardi di 100% Campania, una rete d’imprese per il recupero dei rifiuti in carta e cartone e la trasformazione in imballaggi e supporti ecologici e sostenibili.

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