Gli RFC Lions Ska, una realtà sociale e sportiva fondamentale per il territorio

Gli RFC Lions Ska, una realtà sociale e sportiva fondamentale per il territorio

Gli RFC Lions Ska, una realtà sociale e sportiva fondamentale per il territorio

Due vittorie e due sconfitte, 6 gol fatti e 5 subiti; questo è il tabellino di marcia degli RFC Lions Ska, la squadra di calcio popolare di Caserta che la Fondazione Mario Diana sostiene da alcuni anni. Un inizio convincente nel secondo anno del campionato FIGC di Terza Categoria, un gruppo solido che sta dimostrando un bel gioco e carattere in campo. Anche il pubblico sta rispondendo in maniera molto positiva, con una “gradinata anti razzista” sempre piena di ragazzi e ragazze che non hanno mai fatto mancare il loro tifo e supporto ai leoni casertani.

Le premesse per un buon campionato ci sono tutte, i presupposti per migliorare il piazzamento dello scorso anno, in cui sono stati sfiorati i play off per il salto di categoria. Quando giochi in una squadra, di qualsiasi sport, seppur a livello dilettantistico, vincere è sicuramente uno degli obiettivi principali ma se fai parte di una squadra di calcio popolare vincere sul campo non è tutto. Le prerogative sono anche altre, gli obiettivi da raggiungere e i traguardi da superare vanno oltre quel rettangolo di gioco. 

Gli RFC Lions Ska non sono, infatti, una banale squadra di calcio bensì un progetto che unisce sport, cultura, socialità e integrazione. Sono impegnati in diversi progetti sociali e stanno promuovendo anche una serie di incontri con le scuole del territorio per raccontare la loro esperienza e parlare di sport inclusivo e antirazzismo. L’ultimo appuntamento, quello con gli studenti e le studentesse delle terze medie dell’IC “Galilei” di Arienzo, un incontro ricco di spunti di riflessione che ha visto una grande partecipazione da parte degli studenti. Gli RFC torneranno nuovamente nell’Istituto di Arienzo il 14 dicembre per un momento sportivo, in cui una delegazione della squadra affronterà in una amichevole una rappresentativa della scuola.

Una importante realtà sociale e sportiva che però rischia di sparire o essere costretta a ridimensionare di molto i propri obiettivi sociali e sportivi. Gli RFC Lions Ska, infatti, il prossimo anno rischiano di non poter partecipare al campionato di Terza Categoria. Oggi la squadra è composta prevalentemente da ragazzi richiedenti asilo e titolari di permesso di soggiorno per motivi umanitari, forme di tutela previste precedentemente dal Testo Unico dell’Immigrazione; con il Decreto Sicurezza approvato dalle Camere il 28 novembre, tali tutele vengono eliminate con la conseguenza diretta che molti di questi ragazzi rischiano di diventare da un giorno all’altro clandestini nell’area della clandestinità e non possedere più i requisiti minimi previsti dalla Federazione per il loro tesseramento. Attualmente, per tesserare un migrante, è necessario presentare tra l’altro un certificato di residenza e un permesso di soggiorno. Con il Decreto recentemente approvato non sarà più possibile per un migrante richiedente asilo iscriversi all’anagrafe comunale in modo da ottenere un certificato di residenza.

Il Decreto Sicurezza mette a rischio l’esistenza di decine di squadra popolari e anti razziste sparse sul territorio italiano; molte realtà sportive che basano la loro esistenza sull’integrazione e sulla partecipazione attiva di migranti rischiano di non poter più schierare nelle loro fila per l’appunto richiedenti asilo o titolari di protezione umanitaria. Un rischio concreto che spingerebbe la squadra casertana ad abbandonare il campionato FIGC e ritornare al campionato amatoriale Open Caserta Calcio Calcio A7; un campionato dove gli RFC Lions Ska sono già presenti con una seconda squadra, così come partecipano anche al campionato amatoriale di basket UISP provinciale con una formazione appena nata.

Giocare in Terza Categoria con una squadra composta da soli ragazzi italiani, svilirebbe il ruolo che gli RFC Ska Lions hanno assunto nei loro 7 anni di vita. Rappresenterebbe una sconfitta per tutti. Vogliamo sperare che prima dell’inizio del prossimo campionato 2019/2020 si riuscirà a trovare una soluzione concreta per permettere a questi ragazzi di continuare, semplicemente, a giocare a calcio. 

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi richiesti sono contrassegnati *